Sono ormai passati oltre vent’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche del film “I laureati” diretto e interpretato dal noto regista e attore fiorentino Leonardo Pieraccioni.

Una delle scene più divertenti della pellicola è quella in cui i protagonisti, consumato il pasto e con il chiaro intento di non pagare, si rivolgono all’ignaro cameriere dicendo che secondo una loro abitudine il conto viene pagato da colui che, tra loro, risulta arrivare ultimo al termine di una gara di corsa che sono soliti organizzare in queste occasioni.

Giunti fuori del locale lo stesso cameriere dà il via alla competizione.

Senonché, sotto il suo sguardo attonito, gli ospiti iniziano a correre e scompaiono svoltato il primo angolo, senza più fare ritorno al locale.

La scena consente una riflessione di carattere giuridico: chi si allontana dal ristorante senza aver pagato il conto cosa rischia?

Detto che il rapporto con il ristoratore rappresenta un vero e proprio contratto in base al quale il cliente, consumato ciò che ha ordinato, è obbligato a pagare il conto, la fuga per sottrarsi al pagamento costituisce insolvenza fraudolenta (art. 641 del Codice penale) se l’ospite, già al momento in cui ordina, sa che andrà a consumare senza voler pagare.

Ma cosa si può fare per impedire al cliente di darsela a gambe?

Non potendo impedire fisicamente al cliente di uscire – sarebbe sequestro di persona – né costringerlo a dargli un documento d’identità, essendo questa prerogativa del solo pubblico ufficiale, il ristoratore potrà rivolgersi alle forze dell’ordine e sporgere querela per insolvenza fraudolenta, contro ignoti se non dispone dei dati anagrafici del fuggitivo.

Se, al contrario, il cliente, dopo essersi allontanato per non pagare, torna al locale per effettuare il versamento?

Ancora una volta è un film dello stesso attore e regista fiorentino “Un Fantastico via vai” (2013), ad offrire l’opportunità di rispondere al quesito.

Nella pellicola citata la fuga goliardica dal ristorante de “I Laureati” (1995) lascia il posto ad un tentativo che non va in porto per il fiato precario del protagonista che, raggiunto nella corsa dal cameriere di turno, paga il conto nelle sue mani.

Tornando sul piano giuridico il ravvedimento del cliente che, dopo essere scappato torna e paga il conto, determina, in ogni caso prima di una sua condanna giudiziale, l’estinzione dell’insolvenza e di ogni responsabilità a suo carico.

Autore: acenacondiritto
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